Chi è Galileo Galilei? Siamo sicuri che la maggior parte di voi sarebbe in grado di rispondere a questa domanda, ma probabilmente solo in pochi sono a conoscenza dei temi contenuti nella sua opera più grande. Addirittura certi potrebbero non saperne il titolo.
Così, alcuni ragazzi di 4I hanno deciso di portare su schermo il “Dialogo sopra ai due massimi sistemi del mondo: Tolemaico e Copernicano.”, rendendo l’opera del grande Galileo ancora più avvincente e strappando anche qualche risata alla classe.

Con l’aiuto di un computer e una telecamera, sono pertanto riusciti nel loro intento, ovvero educare in modo moderno e ironico i loro compagni circa le battaglie fondamentali portate avanti dall’autore.

Battaglie che caratterizzarono la vita dello scienziato e a causa delle quali egli, ormai non più giovane, decise di scrivere quest’opera. Il “Dialogo” è di fatto un trattato tecnico-scientifico, al quale Galileo affidò la divulgazione del suo pensiero e che entrò presto nella storia, non solo della letteratura, per l’influenza che ebbe sulla mentalità dell’uomo occidentale. 

La principale novità dell’opera, infatti, è il vasto pubblico al quale essa era destinata. La tradizione, nel Seicento, vedeva l’uso del latino come unica via per trattare la saggistica e la letteratura colta. Era quindi considerato superiore al volgare, ancora relegato principalmente all’uso parlato. 

Galileo però, incurante dei rigidi dogmi della letteratura italiana, scrisse il “Dialogo” con quest’ultimo idioma, aumentando così la quantità di persone in grado di comprenderne il significato. 

Il grande scienziato era tuttavia al corrente del fatto che per attirare l’attenzione anche delle classi medie, ed evitare pertanto che la sua opera circolasse solo all’interno di una ristretta cerchia di letterati, era necessario uno stile pressante e coinvolgente. Il Dialogo, quindi, deve il suo nome proprio alla forma scelta dal suo autore nel momento della sua stesura.

Galileo creò un vero e proprio dialogo tra tre personaggi che, nel corso di più giornate, mostrano al lettore il suo pensiero, contrapposto all’ormai obsoleto e stagnante sapere aristotelico. 

Il tono dell’opera è caratterizzato da una pungente ironia che i ragazzi hanno ovviamente ripreso nel loro video, per rimanere fedeli all’originale… Buona visione!