Emanuele Algeri, Filippo Panciroli, Chiara Nizzoli, Elisa Cozzolino e Anas El Houri (3M)
Ep. 1 – Attraverso il recinto
Al Parco Natura Viva la giornata cominciò alla mattina presto con il primo pasto servito dagli addetti dello zoo. Appena il guardiano arrivò alla vasca delle foche con la cesta dei pesci, Natalina e le altre, sentendo quel dolce odorino, si lanciarono come dei missili verso di lui. Dopo averle saziate, il guardiano passò alla gabbia delle zebre, ma qui notò qualcosa di strano: una di quelle, Teo, scambiando la coda di uno suo compagno per un ciuffo d’erba, si stava lentamente e pericolosamente avvicinando a quella delizia. La addentò: un tremendo grido di dolore ruppe il silenzio mattutino, preoccupando il resto degli animali. Preso dalla rabbia, il compagno di Teo gli sferrò un calcio sui denti. Uno di questi prese il volo atterrando ai piedi del guardiano, che, tra lo stupito e il divertito, scoppiò in una grossa risata. Nonostante il dente in meno, Teo seguì i suoi compagni alla mangiatoia.
«Teo, come mai stamattina mangi così poco? Hai ancora male ai denti?»
«No fratè, ce sta ‘a partita oggi. Che nun ta’a ricordi?»
«E quindi? non si mangia prima della partita?»
«E nno che nun se magna, me vojo mantenè in forma» Per una volta Teo non si sbagliava: quella mattina ci sarebbe stata una partita di calcio importante tra gli animali che si gioca solo una volta all’anno per decidere chi comanda all’interno dello zoo.
Due ore dopo…
I giocatori si prepararono per entrare in campo; la squadra in maglia rossa aveva come capitano Gustavo, l’ippopotamo, che aveva come secondo capitano Bufaga, uccellino che viveva sulle sue spalle, e la squadra in maglia blu aveva come capitano il possente cavallo Ares, che aveva come secondo Kit, la lince. Dopo il fischio di inizio, le due squadre mantennero un ritmo di gioco molto alto, finché, verso la metà del primo tempo, dopo un calcio d’angolo battuto dai Blu, i Rossi riuscirono a fare una ripartenza con l’agile scimmietta Sirio, che scappò dalla marcatura di Ares e, dopo aver corso per tutta la fascia, notò subito la presenza in area di Fabio, la giraffa, e piazzò un bel cross in mezzo. Fabio non si fece scappare l’occasione e con una secca incornata beffò il portiere Brad, che, da buon bradipo, era rimasto appeso alla traversa a fumare qualche ciuffo d’erba colto dall’area piccola.
La reazione dei Blu fu immediata: Kit spaccò in due la difesa di Gustavo sfuggendo dalle diverse marcature e la buttò dentro con molta facilità. Il risultato rimase in pareggio per quasi tutto il tempo e nei giocatori si era creata tanta frustrazione e nervosismo che alcuni di loro si fecero espellere. Il castoro Suaro era stato espulso per aver azzannato di proposito lo struzzo Chiello durante un contrasto di gioco. Gustavo, fattosi scartare da Sirio, gli aveva sferrato una zampata sul cranio che gli aveva fatto vedere le stelle. L’ ultima espulsione era avvenuta a causa di una perdita di tempo da parte di Natalina che, dopo aver rubato la palla agli avversari, si era messa vicina all’angolo a palleggiare da sola con il naso. La figlia di Ares, Harmònia, giudicando di cattivo gusto il comportamento della compagna, l’aveva rimproverata, ma all’improvviso era comparso il condor Garcìa, che si era schiantato sulla povera foca.
All’inizio del secondo tempo, durante un contropiede, il gorilla Brock commise un fallo tattico tirando per la coda Kit e facendolo cadere a terra. Brock, essendo
molto competitivo, per far perdere tempo alla squadra avversaria, invece di restituire la palla per il fallo commesso, la prese e la cacciò fuori dal campo, accanto al recinto. Kit, essendo un’agile lince, si affrettò a scavalcare il recinto del campo per recuperare il pallone, ma, mentre andava per raccoglierlo, scrutò fuori dallo zoo due cani randagi che si rincorrevano spensierati. In quel momento Kit provò una strana sensazione di curiosità, qualcosa che non aveva mai provato prima, come se volesse uscire fuori dallo zoo ed esplorare, vedere il mondo liberamente senza essere vincolato da reti di ferro rinforzate; ma, proprio in quell’istante di realizzazione del mondo al di fuori, si ricordò della partita e che doveva riportare il pallone in campo per terminarla, perciò si affrettò a raccoglierla e a scattare verso il campo.
La partita proseguì. Intorno al 75° minuto Kit riuscì nuovamente a saltare la difesa di Gustavo, ma quando entrò in area venne fermato irregolarmente da Brock, che aveva fatto uno sgambetto alla lince mentre questa correva verso la porta, facendola rotolare per terra. Venne assegnato un rigore per i Blu, e Brock venne espulso. A battere il rigore fu Kit, che facilmente spiazzò il portiere Brad e segnò il 2-1 per la sua squadra.
Dopo la partita Kit, ripensando ai due cani randagi che si rincorrevano per la strada, capì che gli sarebbe piaciuto molto provare a uscire dallo zoo per scoprire il mondo esterno. Non aspettò un attimo e subito ne parlò ai suoi amici: «Perchè non ci proviamo!? Usciamo! Potremmo vivere liberi, senza restrizioni, senza limiti!». Non appena finì di parlare, venne subito bloccato dallo scetticismo e dalla diffidenza dei suoi compagni. Il solo pensiero della vita al di fuori dello zoo li turbava. Lo zoo, per quanto fosse una prigione, era pur sempre stato il loro rifugio.
Immagini create con perchance.org