Sara Malvarosa & Emelina Iachimovschi
Ultimamente sui social si è diffusa la “tendenza” ad utilizzare l’affermazione ‘la vita è una sola’ come sprone a non perdersi nessuna occasione e come giustificazione universale a qualsiasi azione si vuole compiere, ma nella vita vale davvero la pena di correre qualche rischio?
Viviamo tanti momenti in cui tutto ci sembra andare per il verso giusto, ma poi qualcosa fa vacillare il nostro equilibrio, ponendoci davanti a una scelta per la quale dobbiamo rischiare.
A chi, ad esempio, non è capitato di trovarsi davanti a un ragazzo/a per il/la quale si prova interesse e dover decidere se valga la pena provare a fare un passo avanti o se invece sia meglio lasciar perdere, rischiando poi di avere il rimorso? Siamo sempre assillati dai dubbi e oscilliamo tra il voler rimanere nella nostra zona di confort e la voglia spudorata di uscirne e lasciarci andare, soprattutto alla nostra età così complicata, perchè la vita ci pone e ci porrà sempre di fronte a delle scelte, talvolta più difficili di altre.
Senza affrontare tematiche complesse e rimanendo su argomenti più vicini a noi ragazzi, chi non si è ritrovato almeno una volta a dover prendere una decisione difficile nell’ambito sportivo, scolastico, personale? Ci si ritrova a dover scegliere se portare avanti un obiettivo che fino a quel momento ci aveva fatto stare bene e che avevamo desiderato raggiungere, ma che adesso non ci rende più felici, perché siamo cambiati e avvertiamo una forza incontrollabile che ci spinge a mollare tutto, ma abbiamo paura di pentircene in seguito.
Ma, quindi, quando è giusto agire di impulso e quando, invece, occorre prendere la scelta più razionale? Bisogna ascoltare il cuore o il cervello? Una risposta univoca non esiste, ognuno, però, dovrebbe seguire la sua voce interiore e i suoi desideri, senza farsi bloccare da ansie e paure.
I bambini sicuramente non hanno dubbi in tal senso e si comportano più spontaneamente, ma anche superata l’età infantile dovremmo mantenere una certa leggerezza, che non è superficialità, nel prendere le decisioni, anche quelle che ci spaventano, con la consapevolezza che se vogliamo veramente assaporare le infinite sfaccettature della vita dobbiamo correre qualche rischio perché ne vale sempre la pena.