Holodomor: il genocidio per fame

In breve

Holodomor (Holodomor in ucraino significa “infliggere la morte mediante la fame”) è il nome con il quale si indica il genocidio per fame di oltre 6 milioni di persone, compiuto dal regime sovietico, a danno della popolazione ucraina negli anni 1932 – 1933, per evitare opposizioni interne e sterminare possibili nemici degli ideali socialisti.

Questo genocido si estese per tutta l’Ucraina e, tutte le risorse agricole furono requisite con la conseguenza che tutta la popolazione ucraina si trovò affamata.
Fù così tragica che i cadaveri giacevano per strada senza che i parenti, anch’essi ormai in fin di vita, avessero la forza di seppellirli.

Pianificazione e modalità di esecuzione

Tra i provvedimenti presi dal regime staliniano si evidenziano l’introduzione della requisizione di quote enormi del raccolto di grano; il sequestro di tutti i generi alimentari; il divieto di vendita degli alimenti; la disposizione di truppe interne e di confine per impedire agli affamati di spostarsi in altre regioni dell’URSS in cerca di cibo.

A causa della realizzazione di queste e altre misure repressive, la popolazione ucraina si ritrovò prigioniera in un enorme ghetto, nel quale era impossibile sopravvivere.
Il 27 dicembre 1932 venne imposto l’obbligo del «passport», il passaporto destinato agli spostamenti interni, per bloccare le disperate fughe dalle zone colpite dalla carestia e il 22 gennaio 1933 un’altra circolare, firmata da Stalin e Molotov, impedì con ogni mezzo ai contadini ucraini e del Caucaso settentrionale, di uscire dai distretti in cui non c’era più nulla da mangiare.

Successivamente il 27 dicembre 1932 venne emanata una circolare che specificava l’obbligo del passaporto interno come mezzo per potersi spostare liberamente.
Infine fu emanato un provvedimento il quale specificava che chiunque si fosse opposto al regime sarebbe stato punito.

Entità dello sterminio

Bisogna tenere conto che nel 1932, in Ucraina, vivevano 32.680.000 persone e, diverse fonti convergono nella valutazione delle vittime con una stima che va dai 4.5 ai 6 o 7 milioni.
Lo storico e giornalista Paolo Rumiz parla di «almeno sei milioni di morti per fame nella sola Ucraina» e cioè «25mila al giorno», «17 al minuto», specificando poi che «un morto su tre era bambino o neonato».

Testimonianze

Riportiamo uno stralcio della testimonianza di Polina Dmytrivna Popovych che ha assistito all’Holodomor. La donna è nata nel 1928 in un villaggio nel distretto di Kiev, la più piccola di cinque figli.

“SI PORTARONO VIA TUTTO”

“Loro si portarono via la mucca, il cavallo e il maiale. E insieme col cavallo portarono via anche tutti gli attrezzi: il carro e tutto l’occorrente per arare i campi: l’aratro, l’erpice, semplicemente tutto quanto. Tutte queste cose vennero portate via dalle fattorie collettive.

Ciò che non dimenticherò per tutta la vita è il momento in cui hanno portato via la mucca. Mio padre mi tenne alla finestra mentre guardavo la mamma che si rifiutava di consegnare la mucca. Io ricordo il momento in cui mia madre, piangendo, disse: ‘Per carità di Dio, cosa mangeranno i miei figli!’