GIOVANI

EMANUELE TERRANOVA

Guardo il mondo 

Penso alla fragilità inconsistente dei nuovi

Guardo le mani

La nudità emotiva dei palmi e delle dita

Mani che lacrimano

mani che sospirano

mani di carezze

mani di schiaffi d’amore

mani rovinate dalla scrittura

I solchi, le ferite dissolte nel vuoto di paura 

Non è inverno

Il vuoto

Non è una solitudine necessaria

nudità frivola

Mani di vita sottomesse al deserto dell’animo